La valvola mitrale è una sorta di porta a due ante posizionata tra l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro. La sua funzione regola l’afflusso di sangue da e verso il cuore, aprendosi e chiudendosi in base alla direzione del passaggio sanguigno.
L’eventuale alterazione della valvola mitrale può determinare due condizioni:
• Stenosi mitralica
• Insufficienza mitralica
Sebbene la stenosi mitralica sia piuttosto rara nei paesi più sviluppati, l’insufficienza viene diagnosticata di frequente e identificata nel quadro clinico noto come “prolasso”.
Il prolasso valvolare mitralico è un’alterazione dovuta alla degenerazione della componente elastica dei due foglietti che formano la valvola. Entrambi o uno solo dei due, possono subire uno spostamento all’interno dell’atrio sinistro.
I sintomi del prolasso della valvola mitrale sono da ricercarsi in affanno, difficoltà a respirare, fiato corto durante uno sforzo, stanchezza, palpitazioni, sintomatologia comune anche ad altre patologie. La diagnosi viene effettuata mediante valutazioni ecocardiografiche. È bene precisare che il prolasso valvolare mitralico può essere asintomatico e che gli esami diagnostici possono rilevare la patologia a scopo preventivo.
L’approccio chirurgico verso la patologia descritta tende a preferire le tecniche di riparazione della valvola che tutelano l’architettura interna del cuore. In questo modo è possibile evitare l’inserimento di protesi e l’assunzione da parte del paziente di farmaci anticoagulanti.
Le tecniche chirurgiche per il prolasso valvolare mitralico possono rispondere a tre diversi approcci di cardiochirurgia:
• Sternotomia. Mediante apertura dello sterno dal giugulo all’appendice xifoide
• Mininvasiva video assistita. Mediante incisione di 4-5 cm in corrispondenza dell’emitorace destro e due piccoli buchi di 1 cm. L’incisione è collocata tra terza e quarta costola con divaricazione di queste
• Robotica. Mediante incisione di 1,5 cm sotto l’ascella e 4 buchi di 8mm
L’eventuale alterazione della valvola mitrale può determinare due condizioni:
• Stenosi mitralica
• Insufficienza mitralica
Sebbene la stenosi mitralica sia piuttosto rara nei paesi più sviluppati, l’insufficienza viene diagnosticata di frequente e identificata nel quadro clinico noto come “prolasso”.
Cos’è il prolasso valvolare mitralico
Il prolasso valvolare mitralico è un’alterazione dovuta alla degenerazione della componente elastica dei due foglietti che formano la valvola. Entrambi o uno solo dei due, possono subire uno spostamento all’interno dell’atrio sinistro.
Sintomi
I sintomi del prolasso della valvola mitrale sono da ricercarsi in affanno, difficoltà a respirare, fiato corto durante uno sforzo, stanchezza, palpitazioni, sintomatologia comune anche ad altre patologie. La diagnosi viene effettuata mediante valutazioni ecocardiografiche. È bene precisare che il prolasso valvolare mitralico può essere asintomatico e che gli esami diagnostici possono rilevare la patologia a scopo preventivo.
Tecniche chirurgiche
L’approccio chirurgico verso la patologia descritta tende a preferire le tecniche di riparazione della valvola che tutelano l’architettura interna del cuore. In questo modo è possibile evitare l’inserimento di protesi e l’assunzione da parte del paziente di farmaci anticoagulanti.
Le tecniche chirurgiche per il prolasso valvolare mitralico possono rispondere a tre diversi approcci di cardiochirurgia:
• Sternotomia. Mediante apertura dello sterno dal giugulo all’appendice xifoide
• Mininvasiva video assistita. Mediante incisione di 4-5 cm in corrispondenza dell’emitorace destro e due piccoli buchi di 1 cm. L’incisione è collocata tra terza e quarta costola con divaricazione di queste
• Robotica. Mediante incisione di 1,5 cm sotto l’ascella e 4 buchi di 8mm