L'aorta è la più grande arteria del corpo ed è il vaso sanguigno che porta sangue ricco di ossigeno dal cuore a tutte le parti del corpo. La parte dell’aorta che attraversa il torace è chiamata aorta toracica e quella che attraversa l'addome è chiamata aorta addominale. L’aorta toracica è poi divisa in aorta ascendente, arco aortico, e aorta toracica discendente.
La malattia più frequente dell’aorta è l’aneurisma, che consiste nella dilatazione della parete aortica che tende a progredire nel tempo. Gli aneurismi dell’aorta sono suddivisi in base alla loro localizzazione in aneurismi dell’aorta toracica e dell’aorta addominale; gli aneurismi dell’aorta toracica sono poi suddivisi in base all’interessamento dell’aorta ascendente, dell’arco aortico o dell’aorta toracica discendente, mentre quelli addominali sono definiti in base al rapporto con le arterie renali in sottorenali (i più frequenti) e sovrarenali.
Il trattamento di questi aneurismi in condizioni non di urgenza (“elettive”, cioè quando l’aneurisma non è ancora rotto o non si è complicato con una dissezione) è gravato da tassi di mortalità estremamente contenuti (1%-5%); gli interventi effettuati in urgenza per rotture o dissecazioni hanno invece mortalità che possono raggiungere facilmente il 20%-50%. In Italia ogni anno sono oltre 6.000 i decessi per rottura di aneurisma aortico; questo è un segnale di quanto la diagnosi precoce e la prevenzione siano fondamentali per combattere questa patologia.
La decisione riguardo al se e quando trattare chirurgicamente un aneurisma aortico viene valutata considerando le dimensioni (diametri) dell’aneurisma stesso, alla sua velocità di progressione nel tempo e ad altri indicatori di aumentato rischio di rottura dell’aneurisma stesso, quali la presenza di dolore toracico non altrimenti spiegabile, di familiarità per aneurismi, e di bicuspidia aortica.
La malattia più frequente dell’aorta è l’aneurisma, che consiste nella dilatazione della parete aortica che tende a progredire nel tempo. Gli aneurismi dell’aorta sono suddivisi in base alla loro localizzazione in aneurismi dell’aorta toracica e dell’aorta addominale; gli aneurismi dell’aorta toracica sono poi suddivisi in base all’interessamento dell’aorta ascendente, dell’arco aortico o dell’aorta toracica discendente, mentre quelli addominali sono definiti in base al rapporto con le arterie renali in sottorenali (i più frequenti) e sovrarenali.
Il trattamento di questi aneurismi in condizioni non di urgenza (“elettive”, cioè quando l’aneurisma non è ancora rotto o non si è complicato con una dissezione) è gravato da tassi di mortalità estremamente contenuti (1%-5%); gli interventi effettuati in urgenza per rotture o dissecazioni hanno invece mortalità che possono raggiungere facilmente il 20%-50%. In Italia ogni anno sono oltre 6.000 i decessi per rottura di aneurisma aortico; questo è un segnale di quanto la diagnosi precoce e la prevenzione siano fondamentali per combattere questa patologia.
La decisione riguardo al se e quando trattare chirurgicamente un aneurisma aortico viene valutata considerando le dimensioni (diametri) dell’aneurisma stesso, alla sua velocità di progressione nel tempo e ad altri indicatori di aumentato rischio di rottura dell’aneurisma stesso, quali la presenza di dolore toracico non altrimenti spiegabile, di familiarità per aneurismi, e di bicuspidia aortica.